L’ansia arriva perché i confini del vivere sono diventati molto stretti. Quando arriva l’ansia toglie il respiro. È nella mancanza di spazio che il corpo va in allarme. E nella mancanza di ossigeno che la mente fa irrompere l’ansia nella nostra esistenza. Non sono le cose esterne che ci soffocano, ma è il nostro modo di vivere che è diventato asfittico. La paura e l’ansia caricate di agitazione ed inquietudine diventano un boomerang insopportabile. L’ansia toglie il respiro. C’è una volontà inconscia che ci urla ‘Basta!’. I nostri pensieri, stracolmi di giudizi su ciò che è giusto o sbagliato, ci fanno vivere in spazi troppo stretti. Spazi che diventano sempre più minimali incapaci di contenere il nostro mondo interiore con la sua energia creativa ed espansiva. L’ansia toglie il respiro. Ed allora il corpo si incarica di segnalare che c’è qualcosa che non va. La gola stringe, il respiro diventa sempre più corto. Ma il corpo non vuole arrecarci danno, sta urlandoci che bisogna ‘allargare gli spazi’. Sono troppo angusti per poterci passare tutto il resto della vita.
L’ANIMA CI PARLA
La nostra parte più profonda sentendosi soffocare in uno spazio così piccino spinge per rompere gli argini. L’energia vitale vuole tornare ad invadere i suoi naturali spazi e si attiva per ri-emergere. Ecco perché arriva l’ansia che toglie il respiro. (per approfondimenti) L’ansia la possiamo considerare come un’amica che si prende la briga di ‘sparigliare tutte le carte’ per non soffocare. Tutte quelle carte messe ordinatamente sul tavolo che hanno innalzato muri con abitudini, azioni e pensieri ricorrenti e ruoli preconfezionati.
UNA STORIA
Simona appena accomodatasi sulla poltrona dello studio di counseling a Modena, si racconta. “Sono sempre attenta a tenere tutto sotto controllo. Avevo programmato tutto in modo preciso. Ma mi sento stanca. In certi momenti mi manca il respiro. Mi sto laureando in Scienze sociali, ma sto facendo fatica c’è sempre qualcosa che mi rallenta.
Sono piena di rabbia. Vorrei rompere tutto. Non mi comprendo più. Mi sento divisa in due parti in lotta tra loro. Una parte che vuole fare le cose giuste. Un’altra che vorrebbe esplodere. Basta! Voglio superare questo appello, non posso fallire. Le chiedo semplicemente di imparare qualche tecnica per abbassare la sensazione di soffocamento che provo.”
DESIDERI E SPONTANEITA’ IMPRIGIONATI
Dopo un periodo più o meno lungo in cui accumuliamo progetti lastricati di buoni propositi segue quello dell’esplosione. L’allontanamento da desideri e spontaneità ci isola attraverso abitudini e routine rassicuranti, ma false. È come se negassimo una nostra Parte Interiore che inizialmente accetta l’essere messa da parte. Non vuole essere ‘cattiva’. Ma nel tempo accumula rancore e rabbia. In Psicosintesi queste nostre parti sono chiamate subpersonalità. Sono nostre faccettature che entrano in scena, ad un certo punto, per sostenerci e proteggerci. Ma che poi col tempo si trasformano in despoti.
Infatti, i nostri desideri cercano di ‘essere ascoltati’. Tentano in tutti i modi di uscire dallo spazio ristretto in cui sono stati messi. Il corpo manda dei segnali di allerta attraverso palpitazioni, dolori allo stomaco o stringendo la gola. La sensazione è che ‘manca il respiro’. La mente invia segnali di pericolo. Ecco l’ansia che ci ricorda che siamo imprigionati. Così arriva l’ansia e toglie il respiro.
PAROLA D’ORDINE: LIBERAZIONE
L’ansia toglie il respiro in quanto prodotto di nostre scelte anche inconsapevoli. Il nostro mondo interiore, quando ci allontaniamo dal nostro reale percorso di vita, ci manda dei segnali. L’ansia non è un virus, è una richiesta di attenzione e di ascolto concreto. Una sollecitazione ad essere più spontanei e rispettosi delle nostre reali speranze ed aspettative. Lo scopo è smettere di continuare a far viaggiare la propria vita su un binario morto. Il binario è morto! Accettare di aprire occhi ed orecchie e di riprendere in mano la propria vita è la sfida. L’esito della sfida è una respirazione che ri-torna regolare e piena.
COUNSELING E FIORI DI BACH
Con Simona abbiamo programmato un breve percorso di counseling a Modena con l’uso anche di Fiori di Bach. L’ansia toglie il respiro: questa condizione interrompe il contatto con il corpo, se manca il respiro manca la vita. Il primo passo è stato riprendere confidenza con il corpo. Una modalità frequente in persone come lei è l’incapacità di percepire il proprio corpo. È uno sconosciuto ascoltato solo quando va in massima allerta.
Abbiamo cominciato a fare esercizi respiratori sollecitando e riattivando il plesso solare e il pavimento pelvico.(per approfondimenti) Il sentire il movimento dell’addome per Simona è stata una scoperta. Simbolicamente il movimento di ‘aria che entra ed aria che esce’ ha riattivato la sua vitalità. Il respiro ri-trovato è quel fluire vitale che con l’ansia si era bloccato. Quella mano sull’addome per ascoltare il respiro è diventata strumento, anche, per udire molto altro.
PSICOSINTESI, MEDICINA CINESE E VISUALIZZAZIONE CREATIVA
Esercizi di stretching dei meridiani, in concomitanza, hanno favorito lo scorrere del Chi. La mobilizzazione del meridiano di Polmoni (per approfondimenti) ha rimesso in moto quella tristezza negata per tanto tempo. Una tristezza che avvicinata, vista ed ascoltata ha aiutato Simona. L’ha sostenuta nel prendere atto che quella gabbia di cristallo era una forma di protezione. Sicurezza di cui non aveva più bisogno. ‘L’ansia toglie il respiro’ è diventato progressivamente un pensiero meno presente.
Poi le visualizzazioni evocative della Psicosintesi hanno favorito l’individuazione di immagini interiori più ricche di contenuti ed emozioni. Infine, attraverso una delle tecniche della Psicosintesi Simona ha ri-scoperto le sue reali aspettative di cambiamento. Col counseling a Modena la cliente ha vissuto un momento di incontro con sé stessa. Ma anche il rinnovato contatto col proprio respiro e con la propria evoluzione personale. Ora Simona ha sostenuto gli ultimissimi esami ed ottenuta la laurea per far contenti i genitori. E sta studiando per diventare una Insegnante di Mindfulness.