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L’Empatia è un atto di cura sia verso sé che verso l’altro. Nasce da un atto percettivo verso il mondo esterno. L’empatia permette di vivere una relazione di reciprocità: condizione necessaria per poter sentire chi è diverso da me. Quando riusciamo a vivere l’empatia secondo questa dinamica, essa diventa un atto di cura. Attraverso l’empatia si individua la giusta distanza per poter stare accanto all’altro senza danneggiarsi.

Un atto di cura presuppone l’essere accanto o vicino con reciprocità. In quanto Counselor a Modena, quotidianamente mi rendo conto dell’importanza dell’empatia. Disporre in modo naturale di tale strumento e/o sviluppare questa caratteristica è fondamentale per poter ‘stare nella relazione d’aiuto’. Il counseling è una professione di cura che chiede una giusta modulazione della vicinanza e lontananza nella relazione d’aiuto.

GESTI DI CURA ATTRAVERSO L’EMPATIA

Lo stesso Carl Rogers, psicanalista americano, in “La terapia centrata sul cliente” ci ricorda che il rapporto con il cliente è fondato sull’empatia. La relazione empatica è il rapporto tra ‘te e me’. È la relazione d’aiuto i cui colori sono la benevolenza e comprensione per l’autonoma crescita del cliente. In sintesi, l’empatia la possiamo identificare come l’intuizione e la partecipazione agli stati emotivi degli altri.

In quanto Counselor a Modena pongo grande cura nell’essere ‘ciò che sono’ senza barriere professionali o maschere. Il professionista della relazione d’aiuto, ponendo attenzione alla congruenza e trasparenza, sostiene il cammino del cliente nell’individuazione di sé. Pertanto, la presenza empatica è richiesta ad entrambi i soggetti della relazione sia a livello fisico che a livello di coscienza. Il cliente, in questo modo, può appropriarsi del proprio valore attraverso la comprensione empatica indirizzatagli dal professionista.(per approfondimenti)

L’empatia è la capacità di sentire il mondo personale del cliente come se fosse il proprio. Ciò significa sentire la paura, la rabbia, la tensione del cliente come se fossero proprie. Ma senza aggiungere nulla di più, nulla che sia la propria paura o rabbia o tensione. Nella relazione d’aiuto l’empatia è una pietra miliare che permette al cliente di esprimersi in assenza di giudizio. E al contempo libera il professionista permettendogli di far emergere ciò di cui il cliente è solo parzialmente consapevole.

L’EFFICACIA DELL’EMPATIA

Gli studi sull’empatia sono molteplici ed hanno interessato molti ambiti. Da ricerche anglosassoni si è giunti a sostenere che una cura senza empatia è meno efficace. Per Edith Stein, mistica tedesca (per approfondimenti), da un punto di vista fenomenologico l’empatia è un processo conoscitivo atto a farci cogliere l’intersoggettività.

Attraverso l’empatia si è in grado di incontrare emotivamente l’esistenza dell’Altro e questo è possibile reciprocamente. L’empatia è il ‘rendersi conto’ ovvero l’osservare ed accorgersi di qualcosa che sta affiorando. Non sono più dentro una bolla indipendente dal resto: i miei confini si toccano e/o intersecano con quelli di un’altra individualità.

Questo ‘rendersi conto’ è la nascita dell’atto percettivo ovvero dell’empatia. Un momento in cui il vissuto dell’altro entra in contatto con il mio e mi induce a ridefinire il mio vivere. Un agire spontaneo in cui non c’è coercizione, ma condivisione. Un mettere insieme emozioni, pensieri, volontà in una comunicazione non banale. L’efficacia dell’empatia sta nel creare un processo comunicativo che origina la relazione. (per approfondimenti)

UNA SIMILITUDINE CHE DIFFERENZIA

Mediante la relazione si attiva una dinamica di reciprocità. Attraverso l’altro imparo a conoscermi meglio, non tanto per eguaglianza, ma per differenziazione. Sento la sua gioia, il suo dolore che mi obbliga a fare i conti con la mia gioia o il mio dolore. In questo sentire te, sento me ovvero entro maggiormente in contatto con la mia Essenza profonda. Entrare in relazione non è ‘diventare l’altro’: il suo io non corrisponde al mio, le due soggettività rimangono distinte.

EMPATIA NEL COUNSELING A MODENA

In quanto Counselor a Modena e Persona Altamente Sensibile riconosco all’empatia una notevole importanza. L’empatia è, per me ora, anche un importante strumento nella relazione d’aiuto. È una modalità attraverso cui sperimento vicinanza e lontananza con l’altro. Mi è indispensabile per percepire ed accogliere. Ma anche per assicurare al cliente il rispetto per la sua storia in assenza di giudizio. Riconoscendogli la sua unicità senza confusione e fusionalità.

Condivido con Edith Stein l’immagine dell’empatia come un percorso di incessante andata e ritorno. Una continua condivisione che, come Counselor a Modena, mi permette di sviluppare maggiore consapevolezza. Una assunzione di pienezza che mi fa sperimentare quotidianamente la mia diversità. Permettendomi di approfondire la ricerca di autenticità e congruenza sia con l’altro e la sua vita sia con me e la mia esistenza. Ecco perché per me l’Empatia è un atto di cura sia verso sé che verso l’altro.

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