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Ci sono momenti in cui ci sentiamo incapaci e non all’altezza della situazione. Sentiamo di aver bisogno di sostegno. Avvertiamo la nostra fragilità e vulnerabilità. Ma dentro ognuno c’è un sapere che ‘Sa Sempre Cosa Fare”. È un sapere che ci sussurra “Fidati di te!”.  È la nostra capacità di avere una visione chiara e in grado di indicarci la rotta. L’istinto è una facoltà naturale che indica qual è ‘la scelta giusta’ per non disperdersi tra i flutti del mare.

L’ISTINTO CI DICE ‘FIDATI DI TE’

L’istinto è ad appannaggio di tutti gli esseri presenti sul nostro pianeta. Ne dispongono gli animali: l’elefantessa che guida il branco verso l’acqua. Gli uccelli sanno la rotta per andare a svernare. I cetacei attraversano gli oceani per riprodursi. Talento che, ovviamente, appartiene anche agli esseri umani. È quel ‘lampo di genio’ che ci illumina il percorso e che reclama ‘Fidati di te’. È una specifica abilità che, usata opportunamente, ci può salvare la vita o far uscire da situazioni difficili.

UNA STORIA

Negli incontri di counseling a Modena pongo attenzione a sottolineare l’importanza di ascoltare quella voce interiore che ci dice “Fidati di te”. Perché è una risorsa immediatamente disponibile e che chiede fiducia.

Edoardo è un rappresentante di commercio che viaggia moltissimo, mi chiede di fare shiatsu. Quando arriva in studio vedo una persona tesa come una corda di violino. Faccio alcune domante tipiche prima di iniziare un trattamento anche spiegandogli che faremo pochi incontri,  perché ormai mi dedico solo al Counseling a Modena. La risposta fu: “Non voglio parlare, non voglio ascoltare.” Annuisco ed iniziamo. La voce non fu usata, ma il suo corpo parlava quasi urlando la sua richiesta di aiuto. Dopo alcuni incontri cadenzati alla bene meglio essendo lui sempre in viaggio gli ho proposto un percorso breve di counseling. Attraverso il corpo avevamo allentato delle tensioni che finalmente potevano venire a galla. Ansie che potevano essere viste ed accolte. Il suo percorso di crescita chiedeva di passare al “Fidati di te”.  La sua parte istintuale aveva bisogno di essere ascoltata e non allontanata. E così è stato.

LUCIDITA’ MENTALE

Quando viviamo una situazione difficile, magari neppure ipotizzata, potremmo essere assaliti dall’ansia. Ma qualcosa dentro ci suggerisce ‘Fidati di te’. Anzi è come se, quel qualcosa, ci permettesse di vedere già la realtà per quella che è. Esattamente per com’è. Non come pensiamo che possa essere oppure come vorremmo fosse. Com’è. E sentiamo che quell’azione è la più adatta per noi in quel momento.

È una facoltà naturale che non ci chiede di fare gli eroi. È semplicemente un Fidati di te. È una voce lieve, che viene da molto lontano. Non è un pensiero logico, è qualcosa d’altro che viene dal profondo. Ne possiamo disporre giornalmente o in un qualche momento particolare dell’esistenza. Appare quando ri-troviamo la nostra direzione esistenziale oppure sentiamo cosa è sano dire o non dire in una conversazione importante. È quel sapere profondo che comunemente chiamiamo istinto o talvolta intuizione o lucidità mentale.

ISTINTUALITA’

L’istinto è la capacità di leggere le situazioni e agire per il meglio, sentendo di potersi fidare di sé. È una caratteristica innata che ci rimette sulla rotta giusta. È la bussola che ci aiuta a ritrovare la via quando pensiamo di esserci persi. Infatti, ci guida nelle nostre scelte facendoci vedere con chiarezza cosa fare. Spazzando via la confusione e la paura di non essere all’altezza.

Avvertiamo l’incertezza aumentare e possiamo cominciare a non credere più nelle nostre possibilità. L’autostima, allora, comincia a diminuire e ci richiudiamo sempre più in uno spazio piccolo ed asfittico. Mia figlia mi odia: forse con lei ho sbagliato, sono proprio una pessima madre. Pensavo fosse la carriera giusta: mi sento in trappola, non è questo quello che volevo.

PERDERE LA LUCIDITA’ MENTALE

Immaginiamo di indossare un paio di occhiali con le lenti sporche. Non vediamo chiaro e tutto risulta appannato o sfocato. Il cervello si arrovella in elucubrazioni avvilenti oppure crediamo di avere in mano la situazione ed agiamo. Ed inconsapevolmente, in un modo o nell’altro, aggraviamo il problema senza risolverlo.

Il padre che continua a chiedere al figlio come sta, nel timore che qualche virus lo possa assalire e far stare male. La madre che crucciata per i risultati scolastici della figlia, la sommerge di raccomandazioni esasperandola. Oppure il giovane adulto che condiziona la sua vita al motto “mai lasciare la strada vecchia per quella nuova”. Rimanendo incollato ad un lavoro o ad una compagna che non gli piace. Sono esempi che possono interessare tutti noi. Ma che ci dicono che non abbiamo la bussola in mano, che non c’è nessun lampo di luce all’orizzonte.

NEMICI IN AGGUATO

Paure, doveri, identificazioni, modelli familiari, credenze, senso di colpa o di vergogna sono i possibili nemici. A cui possiamo aggiungere i ricatti affettivi, il senso del dovere oppure il conformismo, abitudini, ideali e ideologie. Nemici che rendono impossibile vedere la luce del faro nella notte. Tutti meccanismi che inducono ad ‘adeguarsi alle attese’ bloccando l’istinto o ‘il voler essere come sono tutti’ perdendo sé stessi.

Ciò che emerge è la perdita di genuinità che incanala le nostre azioni su binari scontati e improduttivi. Ed anche che abbiamo smesso di ascoltare quella voce che dice: “Fidati di te!”. Ed allora si sceglie di adeguarsi alla morale del momento o di non ascoltare la nostra parte profonda. L’istintualità allora cerca di contattarci attraverso il corpo o ad esempio con l’ansia che assale e toglie il respiro.

CERCHIAMOLA NEL CAOS

La lucidità mentale non abita solo nell’ordine e nella quiete. Talvolta essa reclama il disordine, l’imperscrutabile, la scoperta imprevedibile da cui può scaturisce la soluzione inaspettata e tanto cercata. La soluzione non la si conquista solo con la dedizione, la cocciutaggine e la devozione. È un lampo di luce visto in grande lontananza che appare all’improvviso. La ‘visione chiara’ è già dentro di noi, ma ha bisogno dei suoi tempi e modi per palesarsi.

LA REGOLA D’ORO

La lucidità mentale necessita di un tempo giusto e di essere nutrita. Il giusto contesto va creato. È un terreno che va dissodato e concimato. Ma prima di essere utilizzabile va lavorato anche usando il dubbio, il caos, la confusione da cui essa potrà emergere. Il ‘veder chiaro’ è un processo naturale che sembra esserci, in alcuni momenti, e sembra non esistere, in altri. Ma sboccia all’improvviso. Non è con la ferrea ostinazione o il controllo che si può facilitare tale processo naturale, serve la fiducia.

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