Meditazione & Movimento
Laboratorio MEDITAZIONE & MOVIMENTO
… ovvero Laboratorio per la mente e per il corpo: imparare a meditare significa imparare consapevolmente ad utilizzare questi splendidi strumenti già presenti dal momento della nascita.
Questo Progetto intende aiutare ad acquisire confidenza con la mente ovvero affinare quella sensibilità necessaria per cogliere i messaggi che il corpo ci invia. Il corpo, come Pollicino che lascia dei sassolini disseminati per poter poi uscire dal bosco, ci fornisce gli indizi sul nostro stato emozionale, si prende carico di riportarci nel ‘Qui ed ora’ per farci prendere coscienza di come stiamo, scuotendoci per ricordarci che vivere significa anche uscire dal bosco.
La particolarità del Laboratorio MEDITAZIONE & MOVIMENTO va ricercata nell’attenzione riconosciuta ad un percorso evolutivo che tiene in debito conto sia del corpo che della psiche.
Attraverso il modello psicologico bio-psico-transpersonale di Roberto Assagioli, il padre della PSICOSINTESI, si dedica spazio al processo dinamico del Conosci-Possiedi-Trasforma per innescare una modalità evolutiva consapevole sia in termini esperienziali che formativi.
È mediante una concreta conoscenza del ‘funzionamento’ della psiche che è possibile acquisire le modalità più idonee da utilizzare sia in ambito intrapersonale che interpersonale: per relazionarci sia con le nostre varie parti interne che con le persone con le quali condividiamo la nostra esistenza.
Per rendere concreta l’esperienza viene dedicato uno spazio al corpo, al ‘prendere contatto’ con questa nostra energia solo apparentemente più stabile. Il corpo è il veicolo e l’albergo mediante il quale la nostra Essenza fa l’esperienza del vivere. Le tecniche che vengono utilizzate sono molteplici, in quanto lo scopo è attivare quella mobilizzazione, nell’apparato muscolo-scheletrico e negli organi interni, necessaria per agevolare il fluire dell’energia vitale o Qi e per poter accedere a spazi energetici ‘più sottili’. La parte terminale di ogni incontro è dedicata al rilassamento, alla visualizzazione, alla disidentificazione e alla meditazione in modo da tener conto sia di modalità occidentali, come la Psicosintesi, che orientali, come lo zazen.
Se pensiamo alla meditazione come un viaggio, allora possiamo immaginare di intraprendere un sentiero per conoscere il nostro mondo interno caratterizzato da momenti di intuizioni, espansioni di coscienza, ispirazioni creative o contatto con simboli. Meditare significa trovare il proprio spazio, il proprio canone interiore, quindi quell’equilibrio e quel senso della vita di cui abbiamo tanto bisogno per poter vivere pienamente la nostra esistenza.
Attraverso il Laboratorio MEDITAZIONE & MOVIMENTO, pertanto, si cerca di connettere tutti questi elementi in modo semplice ed armonico, allo scopo di lasciare consapevolmente sulla Terra la nostra personale impronta.
FAQ MEDITAZIONE
Perché meditare può significare entrare in contatto con se stessi? Perché meditare significa connettere la mente, al corpo e allo spirito? Perché meditando si può stare bene con la mente e nel corpo? Perché nella meditazione si parla molto di concentrazione e attenzione? Perché alla meditazione si associa la gioia, la felicità, il cambiamento, la consapevolezza? È vero che la meditazione è uno strumento per cercare di rispondere alla domanda “chi sono io”?
Queste sono alcune delle domande che più frequentemente mi vengono poste. Di seguito cerco di fornire delle indicazioni per comprendere come utilizzare questo importante strumento di esplorazione e di individuazione di se stessi.
MEDITAZIONE: rafforza il cervello ed aumenta il ben-essere
Esistono differenti metodiche per meditare, indipendentemente da quella adottata ciò che conta è arrivare a un tipo di concentrazione diversa da quella abituale.
Esercitarsi regolarmente significa attivare l’area prefrontale della corteccia cerebrale deputata alla concentrazione e alla consapevolezza di sé, alle aree relative alla regolazione delle emozioni come l’amigdala e l’insula, aumentando la sensazione di benessere e diminuendo l’ansia. Attraverso un’attività regolare si possono portare benefici permanenti al cervello.
MEDITAZIONE: aree del cervello coinvolte
Meditare fa aumentare l’attività dei neurotrasmettitori in aree del cervello relative a circuiti neuronali che corrispondono alla percezione del premio, della gioia per una ricompensa. I circuiti della gioia, secondo taluni studi sugli effetti della meditazione, vengono fortemente attivati ogniqualvolta ci sentiamo gratificati da un’esperienza piacevole.
Il circuito del piacere può essere attivato per disinibire meccanismi ansiogeni o depressivi, infatti attraverso una meditazione profonda è possibile produrre effetti che rendono il cervello quieto e vigile allo stesso tempo.
MEDITAZIONE: sviluppare la capacità di concentrazione
Nei momenti di massima concentrazione il cervello emana grandi quantità di onde gamma, che sono associate all’attività cerebrale indirizzata a risolvere più problemi contemporaneamente.
La meditazione è in grado di facilitare la capacità di concentrazione, di aumentare l’attività dei neuroni nelle aree legate all’attenzione e a diminuire i rischi derivanti dalle forme di demenza senile.
Inoltre, riduce lo stress, produce dei benefici anche sul sistema immunitario legato alla tensione emotiva psicofisica e all’insorgere della malattia.
MEDITAZIONE: allenamento che giova al soma
Da molteplici studi sono emersi gli innumerevoli effetti positivi che la meditazione produce sulla salute, in particolare sulle malattie cardiovascolari, l’ipertensione, i disturbi dell’umore come ansia e depressione, i disturbi gastrointestinali, la sindrome del colon irritabile.
Educarsi con gentilezza e determinazione al cambiamento significa incontrare il proprio cuore e farlo fiorire, conoscendo il corpo che lo ‘ospita’.
MEDITARE: la gioia con il cambiamento
Molte sono le tecniche meditative, differenti a seconda della tradizione presa a riferimento, ma tutte permettono di realizzare uno stato di rilassamento e di benessere del mente-corpo. Questi sono i presupposti indispensabili per una vita consapevole e felice.
Lo scopo della meditazione, infatti è di liberare dalla sofferenza e di restituire alla gioia. Non c’è gioia senza un cambiamento. Il cambiamento passa attraverso la compassione verso sé e verso gli altri. Ciò è perseguibile esercitando l’attenzione.
MEDITARE: l’attenzione al servizio del cambiamento
L’attenzione va intesa come la ‘nuda attenzione’ che consiste nell’osservazione pura e semplice di ciò che accade dentro e fuori di noi, senza giudizi di valore, senza entrare nel merito. I pensieri vanno semplicemente osservati e lasciati scorrere, non scacciati, non coltivati, non trattenuti: come se fossero nuvole che il vento muove nel cielo. In questo modo, si diventa consapevoli della possibilità di sperimentare il ‘vuoto della mente’ e, contemporaneamente, di essere vigili e rilassati.
MEDITARE: il non fine che brilla di luce propria
La meditazione non ha un fine, la meditazione brilla di luce propria. È questo il segreto del ben meditare: non occuparsi degli effetti, dei vantaggi futuri, ma lasciare che il tempo di serenità dedicato al meditare entri nella nostra coscienza. Nessuno potrà privarci di ciò, è il nostro patrimonio!
La meditazione parte dal principio che la mente ha diversi livelli, la mente intellettuale è solo una parte della mente umana, meditare aiuta a considerare l’aspetto intellettuale come una parte delle nostre capacità.
MEDITARE: “Conosci te stesso”
La persona che medita è alla ricerca di ciò che interessa il genere umano dai tempi di Socrate: “Conosci te stesso”. Il primo stadio è l’introspezione, l’attenzione al proprio flusso mentale. Meditare significa lasciare che il torbido si depositi. Dalla confusione si arrivi all’acqua limpida ovvero alla condizione più pura ed autentica dell’uomo.