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Molteplici studi rilevano che ci sono persone la cui amigdala è iperattiva. Quando questa caratteristica fu rilevata da Jerome Kagan, diversi decenni or sono, ipotizzo che sarebbero stati dei futuri introversi. Per definirli utilizzo il termine “altamente reattivi’. Soggetti predisposti ad essere più timorosi ovvero sensibili di altri, maggiormente inclini a ‘spaventarsi’ e timidi. L’effetto di un’amigdala reattiva è l’ adozione di comportamenti auto conservativi.

Nell’amigdala sembra siano depositati ulteriori elementi: traumi infantili, i momenti di dolore, sofferenze vissuti in passato, fobie e ansie. Dinnanzi ad eventi stressanti l’amigdala si attiva per indurre delle reazioni fisiologiche anche molto veloci. Il compito dell’amigdala è garantirci l’incolumità. Se ci pensiamo l’amigdala esplica al meglio la sua funzione: difenderci e tenerci lontani dai pericoli.

AMIGDALA E ALTA SENSIBILITA’

Può essere utile imparare a gestire, per quanto possibile, un ‘sequestro dell’amigdala’ (per approfondire). Lo è per tutti, ma ciò è indispensabile per chi è Altamente Sensibile.  Innanzitutto, teniamo presente che l’amigdala è un elemento ‘reattivo’ del nostro encefalo e non ‘pensante’. Quest’area del cervello non si chiede perché abbiamo paura. Come non valuta se il pericolo è reale o meno. Ciò che l’amigdala deve fare è avvisarci, nel più breve tempo possibile, per salvarci.

GESTIRE L’AMIGDALA

Per imparare a gestire tali situazioni stressanti ed ansiogene si può pensare, ad esempio, di vivere degli eventi leggermente stressanti in condizioni controllate. Allo scopo di sviluppare esperienze emotive ulteriori rispetto a quelle già sperimentate. Si può ricorrere alla Visualizzazione Creativa per sperimentare una ‘nuova modalità comportamentale’ in una condizione di sicurezza e rilassatezza. Ricorrendo all’auto suggestione per modulare l’ipersensibilità ed agire sull’inconscio plastico.

Ma ciò che è importante sottolineare è che l’Alta Sensibilità non è da rifiutare. Se si è nati Altamente Sensibili forse un motivo c’è. La sensibilità non è solo debolezza, ma è UNA RISORSA A CUI ATTINGERE PER ESSERE solo e semplicemente CIÒ CHE SI È.  

LABORATORIO VISUALIZZO E CREO

Effetto a cui è possibile giungere anche attraverso il Laboratorio VISUALIZZO E CREO. L’esperienza maturata in questi ultimi decenni mi ha condotta a sviluppare un protocollo. Un insieme di conoscenze e competenze utili per porre le basi attraverso cui essere liberamente e consapevolmente ‘ciò che si è‘. Senza rinunciare alla propria sensibilità, ma accogliendola. Smettendo di sentirsi sbagliati, ma scegliendo progressivamente di trovare il proprio equilibrio sia fisico che emotivo.

per approfondire

IL POTERE NASCOSTO DEGLI IPERSENSIBILI

IPERSENSIBILITA’ E FIORI DI BACH

http://www.realwayoflife.com/brainnetworks/

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